Il regolabarba è ormai un accessorio estremamente diffuso anche in Italia. Per chi non ama il volto glabro, ma deve comunque presentare una immagine ordinata, magari per motivi di lavoro, avere un dispositivo in grado di scolpire la barba può rivelarsi in effetti decisivo.
In commercio, come si può facilmente immaginare, esistono molti regolabarba, in grado di ottemperare alle più svariate esigenze. Una varietà di proposte che può ingenerare notevole confusione nell’utente, spingendolo infine ad acquistare una macchinetta che non lo soddisfa del tutto. Proprio per questo prima di optare per la scelta definitiva sarebbe il caso di cercare non solo di definire le proprie necessità, ma anche di rapportarle alle caratteristiche tipiche dei modelli in commercio.
Alcuni fattori da tenere presenti
Quando si cerca un regolabarba, uno dei primi fattori da considerare è l’uso che se ne intende fare. Per chi viaggi molto un dispositivo cordless può rivelarsi molto prezioso in quanto a volte può presentarsi la necessità di procedere alle operazioni senza poter contare su una presa elettrica cui attaccare il dispositivo. Una necessità tipica di chi vuole procedere sotto la doccia e in questo caso il regolabarba dovrebbe anche essere impermeabile, per ovvi motivi.
Una macchinetta cordless rende a sua volta necessario eaminare il problema relativo all’alimentazione, ovvero delle batterie. In commercio se ne trovano del tipo Ni-MH (al nichel) o agli ioni di litio. Le prime obbligano a tempi di carica molto lunghi, tali da poter attestarsi intorno alle 8 ore, al termine delle quali possono garantire un’autonomia di circa 60 minuti. Le seconde risultano più performanti e hanno tempi di ricarica molto più brevi, intorno ad un’ora o poco più. La loro superiorità consiste nel fatto che non sono soggette al cosiddetto “effetto memoria”, ovvero la perdita della capacità di immagazzinare energia che si presenta con il passare del tempo, derivante in particolare dal fatto che molto spesso vengono messe in ricarica prima di aver impiegato tutta l’autonomia possibile, un problema che è invece tipico delle concorrenti.
Occorre poi considerare il design, il quale dovrebbe assicurare non solo la facilità d’uso, ma anche una certa leggerezza tale da non andare però a scapito della solidità. Considerato come il regolabarba sia utilizzato con notevole frequenza, una certa dose di ergonomia può in effetti aiutare l’utente a non affaticare la mano nel corso delle operazioni.
Infine le lame, con particolare riferimento al materiale con cui sono state prodotte. Materiali come l’acciaio o il titanio sono in grado di assicurare l’affilatura e ridurre allo stesso tempo al minimo l’usura. Anche la loro grandezza deve essere oggetto di esame, essendo destinata ad influire sull’ampiezza di taglio del regolabarba. In tal senso sarebbe sempre consigliabile evitare lame troppo larghe, molto scomode quando si tratta di raggiungere gli spigoli della mandibola o una zona come quella posta appena sotto il naso.
Una volta esaminati questi punti, si può senz’altro iniziare la propria ricerca, magari partendo da Amazon, che presenta una larga selezioni di regolabarba a prezzi notevolmente contenuti.