- 1 Meglio il rasoio elettrico o il regolabarba?
- 2 Le differenze
- 3 Lame e testine
- 4 Una scelta da fare sulla base delle proprie esigenze
La barba ha una storia del tutto particolare nella nostra cultura. Spesso viene associata alla virilità, tanto che la sua comparsa viene collegata al momento in cui si lascia l’adolescenza e si inizia a diventare uomini, prossimi ad assumere la funzione ricreativa e a sposarsi, sino a creare una famiglia. Da qui la barba inizierà ad ingrigirsi e la persona darà luogo ad una parabola vitale che dovrà prima portarla alla piena maturità e poi introdurla alla fase discendente dell’esistenza.
Dopo essere stata interpretata in svariati modi da popoli come gli Assiri, gli Egiziani, gli Ebrei, i Greci e i Romani anche in base ai loro precetti religiosi, la barba è poi tornata regolarmente in auge in epoche diverse e con interpretazioni del tutto personali, come è successo nel corso del ventesimo secolo. In particolare occorre ricordare le generose e trasandate barbe che fecero da corollario alla fase psichedelica dei Beatles, venendo sposate dai cosiddetti Figli dei Fiori e dal successivo ’68.
Negli anni successivi le barbe e i capelli lunghi lasciarono poi il passo al cosiddetto riflusso, non mancando però di riemergere di tanto in tanto sull’onda della nostalgia. A fare il resto sono poi state le esigenze lavorative e anche la diffusione massiccia del rasoio di sicurezza, grazie al quale praticamente tutti hanno potuto permettersi di poter scegliere se adornare il proprio viso con una folta barba, oppure optare per un volto glabro.
Meglio il rasoio elettrico o il regolabarba?
Naturalmente, il crescere della barba obbliga ad una scelta ben precisa: farla crescere, ma in maniera ordinata, oppure tagliarla del tutto? Una scelta del tutto personale, in cui vanno a pesare molti fattori che attingono alla sfera personale, ma non solo, tra le quali pesano in particolare quelle di carattere estetico.
A molti piace avere il viso del tutto libero, altri pensano invece che un minimo di austerità come quella conferita dalla barba possa giovare nei rapporti sociali e, magari, conferire una certa autorevolezza.
La scelta in questione, comporta però l’utilizzo di elettrodomestici del tutto diversi per favorire la depilazione del viso o mantenere in ordine la barba. Nel primo caso, infatti, può convenire l’utilizzo di un rasoio elettrico, nel secondo quello del regolabarba. Andiamo a vedere le differenze tra di loro.
Le differenze
A livello visivo, il rasoio elettrico e il regolabarba sono abbastanza simili. Sono entrambi dotati di un corpo principale il quale è chiamato a regalare dosi di ergonomia sufficienti a poter mantenerli con la mano tenendoli al contempo sospesi per diversi minuti. Una caratteristica necessaria è perciò l’estrema leggerezza, proprio per non andare ad affaticare il braccio. E’ invece il corpo superiore a scavare la prima sensibile differenza, in quanto il rasoio elettrico possiede delle lame rotanti, mentre il regolabarba svolge il suo compito con delle testine sul tipo di quelle esibite dai tagliacapelli. Una differenza dovuta proprio al diverso compito: se al rasoio elettrico è delegato il compito di radere a zero la barba, il regolabarba deve soltanto accorciarla, obbedendo agli input della moda in modo da renderla trasandata, come accade ad esempio tra gli aderenti al movimento hipster, oppure semplicemente sistemarla in maniera inappuntabile, un look che torna spesso di moda alla stregua di un fiume carsico.
Tra gli elementi che differenziano i due dispositivi, occorre considerare i pezzi di ricambio. Se nel caso del rasoio elettrico si trovano abbastanza facilmente nei negozi specializzati, la ricerca rischia di rivelarsi più problematica ove invece si opti per il regolabarba, proprio in considerazione del fatto che raramente si presenta una esigenza di questo tipo.
Anche a livello di prezzo la differenza è abbastanza notevole. Se, infatti, per un regolabarba si può rendere necessario un esborso tra i 30 e i 100 euro, nel caso del rasoio elettrico i modelli di fascia alta possono raggiungere i 300 e passa euro. Una differenza non da poco che occorre tenere in considerazione prima di optare per l’uno o l’altro.
Lame e testine
Abbiamo dunque visto quali siano le reali differenze tra il rasoio elettrico e il regolabarba, ovvero quelle relative alla funzione che sono chiamati a svolgere. Nella quale, un ruolo essenziale è svolto proprio da lame e testine, chiamate a tagliare i peli in eccesso nel viso o sistemarli.
A tal proposito occorre ricordare come entrambe non abbiano il dono dell’eternità. Di conseguenza devono essere non solo sostituite in caso di usura, ma anche curate proprio per non affrettarne il logorio. Ad esempio è buona norma non riporre il rasoio elettrico nella sua custodia senza prima averlo perfettamente pulito. Così come non bisognerebbe mai lasciare dei peli nella testina del regolabarba, un modus operandi tale da condurre ad un rapido danneggiamento, costringendo l’utente a a sostituirla dopo pochi utilizzi, facendo salire in maniera sensibile i costi dell’elettrodomestico.
Una scelta da fare sulla base delle proprie esigenze
Anche nel caso in questione, per fare la scelta migliore e non sprecare soldi, la cosa migliore è fare una disamina spassionata delle proprie particolari esigenze. Chi infatti pensa di tagliarsi in continuazione la barba, magari tutte le mattine per non presentarsi trasandato al lavoro, la scelta ideale non può che essere quella del rasoio elettrico. Per chi invece vuole portare la barba, ma in maniera sobria, il regolabarba può aiutare non poco nel compito consentendo di far comunque emergere un aspetto modaiolo in grado di consentire all’interessato di poter esternare la propria personalità anche in ambiti formali, senza alcuna paura di sfigurare.